https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rientri-dallestero

Croazia, Grecia, Malta e Spagna

A partire dal 13 agosto e fino al 7 ottobre, chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna è tenuto a segnalare il proprio ingresso attraverso il modulo elettronico disponibile al link a fondo pagina e a effettuare un tampone naso-faringeo entro 48 ore dall’arrivo. 

Durante l’attesa del tampone e del referto, in Emilia-Romagna, non è obbligatorio l’isolamento in casa. 

Se ha effettuato nelle 72 ore precedenti un tampone con esito negativo, non è necessario prenotare un tampone all’arrivo. Permane l’obbligo di segnalarsi attraverso il modulo di contatto, trasmettendo copia dell’esito del referto.

Bulgaria e Romania

Dal 24 luglio, i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria, sono tenuti a segnalarlo al Dipartimento di Sanità Pubblica attraverso il modulo elettronico al link sottostante e a rispettare l’isolamento domiciliare. Durante il periodo di sorveglianza saranno contattati per l’esecuzione di due tamponi.

Altri paesi

L’obbligo di segnalazione al Dipartimento di Sanità Pubblica e di rispettare l’isolamento domiciliare per 14 giorni si applica a chi entra in Italia da Stati o Paesi esteri diversi da quelli sotto riportati:

  • Stati membri dell’Unione Europea (escluse Bulgaria e Romania)
  • Stati parte dell’accordo di Schengen 
  • Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord 
  • Andorra, Principato di Monaco
  • Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
 

Assistenti familiari che rientrano dall’estero

 

Chi è esente dall’isolamento

L’ingresso in Italia da Stati non facenti parte dell’UE e/o dell’accordo di Shengen continua ad essere consentito, con obbligo di motivazione, solo per:

  • comprovate esigenze lavorative
  • di assoluta urgenza
  • motivi di salute
  • comprovate ragioni di studio. 

Inoltre, sono esentati dall’isolamento fiduciario: 

  • il personale sanitario,
  • i cittadini residenti nell’Unione Europea, negli Stati parte dell’accordo di Schengen, in Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano e nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro,
  • i lavoratori transfrontalieri per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza o abitazione, 
  • gli equipaggi dei mezzi di trasporto e il personale viaggiante appartenente a imprese aventi sede legale in Italia,