Vorrei condividere con l’intera “comunità educante”, la conclusione della Nota del nuovo Direttore del Dipartimento del sistema educativo di Istruzione e Formazione, già Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, avente oggetto “Quadro sintetico e note di supporto per le scuole”.

Tale conclusione credo possa diventare per noi adulti una “chiave di lettura” del nostro “fare scuola oggi”.

(nota completa qui)

 

Una conclusione di metodo

La scuola è pesantemente interessata dagli effetti della pandemia, anche per la vasta entità di studenti e personale che compongono la comunità educativa. Ciò rende l’intero Paese particolarmente e comprensibilmente “sensibile” verso il mondo scolastico. Questa sensibilità va accolta come pure, per certi aspetti, contenuta. Il contenimento, che è comprendere e che si realizza con l’abbraccio educativo, è quanto di cui ogni essere umano sente maggiormente la necessità. Soprattutto oggi, in cui l’abbraccio fisico è impedito. Per questo nel tempo attuale occorre proseguire l’impegno del mondo adulto che fa scuola e, in misura accresciuta di quello esterno alla scuola, a costruire con costanza e responsabilità, spazi di relazionalità paziente. Recuperando la virtù della prudenza, che non è lentezza, ma fare nel tempo dovuto. Donandosi quindi il tempo necessario per la riflessione critica e per l’elaborazione dei complessi e dolorosi momenti che viviamo. Questi stili educativi sono da preservare da parte di tutto il mondo adulto, per potere essere più e meglio attenti e dediti alla cura del vissuto, non poche volte sofferto, dei nostri studenti.

Il Capo Dipartimento

Stefano Versari